
Le strade bianche hanno messo alla prova i ciclisti di un tempo, eroi del pedale che non si fermavano di fronte a niente.
La penna elegante e appassionata di Marco Pastonesi descrive aneddoti e gesta scritte nella loro polvere.
Incontro con l’autore a L’Eroica sabato 30 settembre, ore 14.30 Auditorium Ex Cantine Ricasoli.
Strade secondarie e silenziose, terrestri e terrene, ghiaiose e sassose, ciclopionieristiche e cicloturistiche. Strade minerali e vegetali, semplici e lente, arate e triturate. Strade eroiche e anche mitiche, etiche, stoiche. Le strade del ciclismo nascono bianche, contadine, avventurose, corsare e corsaiole, come un romanzo ancora tutto da scrivere: dal Diavolo Rosso al Petit Breton, dall’Avocatt all’Eterno Secondo, dall’Uomo di ferro all’Airone, fino a oggi, a domani, sempre, in fondo su una bicicletta siamo tutti uomini soli al comando, se non altro, al comando della nostra esistenza. Qui pensieri e voglie, confidenze e urgenze, confessioni e storie, memorie e fantasie, idee e racconti, per dare un ritmo alla polvere e un’andatura al fango, per dare anche una direzione al pedalare e un senso al vivere, per regalare un luminoso futuro a un sudato passato.
Marco Pastonesi, ha scritto per vent’anni per la “Gazzetta dello Sport”. Si divide tra due passioni: il rugby e il ciclismo. Su quest’ultimo argomento con Ediciclo ha pubblicato: Gli angeli di Coppi (1999), Il diario del gregario (2004), La corsa più pazza del mondo (2007), I diavoli di Bartali (2016); ha curato Girardengo (2005) e Cavanna (2006). Nel 2011 ha curato, con Fernanda Pessolano, Attenzione ciclisti in giro, vincitore del Premio Coni; nel 2014 ha affiancato Alfredo Martini nella scrittura dell’autobiografia La vita è una ruota.