
Mentre vado in bici cerco l’equilibrio. Mi chiedo se e cosa ho sbagliato nella mia vita. Mi chiedo come posso vivere meglio quella che rimane. Mentre vado in bicicletta fatico, e se fatico per distrarmi penso, e pensando sono, e se sono mi posso perdonare. Mentre viaggio, viaggio dentro, fuori, insieme.
Hai il diabete? Pedala. Hai ciccia? Pedala. Hai ansia? Pedala. Hai voglia di vedere il mondo? Pedala. Bene, ho tutte queste cose e dunque, pedalo… Ho 58 anni, sono malaticcia e sovrappeso, ma bella viva e vivace. Ho il diabete di tipo 2 e mi sento in colpa per averlo. Non ho pensato al mio corpo per tutta una vita. Lavoro in psichiatria e ogni giorno mi accorgo che dovrei avere più coraggio e mi sento in colpa per quel che non ho fatto. Lavoro con i temi che riguardano “gli ultimi” e spesso, il mio sentirmi piccola, mi ha paralizzato. Mi sento in colpa per le ripetute e alle volte vigliacche omissioni che pratico. Parto per un viaggio in solitaria da Gemona del Friuli a Lampedusa. 2000 km in e-bike: sarà un viaggio sorprendente. Per la mia età, la condizione fisica, il confronto con centinaia di persone che hanno incontrato il disturbo mentale e infine per l’arrivo a Lampedusa, isola di straordinaria bellezza, accoglienza, pietas. Lungo la strada cercherò di perdonarmi, cucendo e unendo i margini delle mie reti e delle mie ferite. Sarà una biciterapia.
Mila Brollo vive a Gemona del Friuli (Ud). Lavora come tecnico della riabilitazione psichiatrica in Azienda Sanitaria, insegna a contratto all’università di Trieste e si occupa di formazione in enti pubblici e privati. È pedagogista e counselor. Ha una bella famiglia, ama l’arte, ha il diabete di tipo 2, non è una ciclista abituale ma ce l’ha fatta. Il suo blog è biciterapia.it.