
Partenza su asfalto da Berzo Demo direzione Cevo, dopo la frazione “monte” si svolta a sinistra in direzione rifugio Loa. La strada diventa presto sterrata (purtroppo è stata asfaltata ancora per un pezzo…), al bivio non prendere direzione baite Furna ma dritto. Ad un successivo bivio non prendere direzione rifugio Loa ma andare a destra. Al bivio per il rifugio Maloni restare a destra. Ora seguire sempre la direzione principale in salita evitando le deviazioni a destra in discesa. Ad un tornante girare a sinistra direzione malga Aret (poco dopo ci sarà l’ultimo rifornimento di acqua). Si passa il tornante per la discesa, e successivamente restare a sinistra ad un bivio fino a raggiungere l’ultima malga (il Dos del Curù). Qui la sterrata termina (2100mt slm) ed inizia il primo traverso (singletrack) completamente ciclabile. Al tornante a destra inizia il secondo traverso parzialmente ciclabile e al successivo tornante cominci il terzo traverso.
Non seguiamo il terzo traverso che porta al piz Olda, invece proseguiamo dritti verso la pietraia (bici in spalle) e dopo poche decine di metri incontriamo il sentiero CAI n 93. Lo seguiamo in salita fino a raggiungere la sella posta a 2440m che divide il Piz Olda (sulla sinistra) dal Pian della Regina (sulla destra). Da qui inizia lo spettacolo dei panorami. Conviene abbandonare qui le bici e salire a piedi gli ultimi 200m di dislivello verso il pian Della Regina seguendo i segni bianco/rossi. Questo tratto di salita è molto faticoso ma, arrivati in cima, si viene abbondantemente ripagati. Un grande pianoro prativo, una grossa croce in ferro ad indicare la meta con l’Adamello sullo sfondo. Incredibile.
A chi non vuole complicarsi troppo la vita e non digerisce le discese con tratti tecnici consiglio di lasciare le bici al termine del secondo traverso descritto nella salita, salire a piedi fino in cima e di fare a ritroso lo stesso tragitto dell’andata (vivamente consigliato se si ha una front da XC) fino alle auto. Troverete comunque grande soddisfazione da questo giro.
Ritornati alle bici si prende in discesa il sentiero n 93. Nel primo tratto di discesa la traccia GPS che trovate qui allegata non è molto precisa (se ne avete una migliore la pubblichiamo molto volentieri). Fate invece MOLTA attenzione a seguire la traccia di sentiero che è ben visibile. Questo presenta alcuni passaggi tecnici alternati a tratti più scorrevoli, ma è necessario prestare sempre e comunque la massima attenzione (anche nell’individuare i segni bianco/rossi…). Il sentiero termina su un ampia strada sterrata, ma dopo pochi metri si nota sulla sinistra il sentiero (segnato) che riprende a scendere fino alla malga Corte (o corti, punto di ristoro). Si passa dietro la malga e si scende in direzione saviore (CAI 92) per una sterrata. Dopo pochi tornanti si incontra la deviazione su sentiero con segni tricolore. Il sentiero, quasi tutto del bosco di pini, è molto bello e divertente. Spesso nei passaggi più tecnici è possibile aggirare l’ostacolo con delle varianti più soft (ce n’è per tutti i gusti). Continuando a seguire la segnaletica tricolore, si giunge a Saviore dell’Adamello nei pressi del fienile Gas. Si scendono ancora un paio di tornanti (fattibili comunque su sentiero) fino ad incontrare via Pian della regina. La si percorre in salita e a destra inizia il sentiero naturalistico per Cevo (ben segnalato con cartelli in legno) che ci evita qualche chilometro di asfalto. Giunti a Cevo, si passa il centro abitato e si scendono gli ultimi 2 km fino alle auto.
Per arrivare seguite la Statale 42 della Val Camonica in direzione di Edolo, nei pressi di Cedegolo la si lascia la statale e si seguono le indicazioni per Berzo Demo. Si passa il paese di Berzo e giunti alla frazione Monte si parcheggia l’auto.