La seconda edizione del Dolomiti Lagorai MTB Challenge si mostrerà al grande pubblico dal 16 al 18 giugno ed avrà il proprio fulcro a Roncegno Terme (TN), proponendo agli atleti itinerari da un minimo di 75 km ad un massimo di 125 km e un dislivello da 2000 a 3500 metri giornalieri.
Altro non è dato sapere, ed è questa una delle peculiarità della manifestazione, raccontata dalla voce di Omar Oprandi, scialpinista di razza e figura di riferimento fra le cime nostrane, il quale gareggia agli eventi del GS Lagorai perché: “La mtb è molto simile allo scialpinismo, anche muscolarmente è lo sport che si avvicina di più, inoltre è quello che mi permette di rimanere a contatto con la natura e quindi non c’è sport migliore per continuare ad andare in montagna “facendo fatica”. È vero, ogni tanto mi “sbilancio” nel gareggiare anche in mtb: lo faccio per avere un confronto con gli altri, che mi fa capire in che stato di forma mi trovo”.
Oprandi è un grande fan del Dolomiti Lagorai MTB Challenge, avendo partecipato anche alla prima edizione della manifestazione: “La ricordo come una grande e piacevole esperienza. Innanzitutto fatta con il compagno di avventura e poi nel gruppo in generale. Alla fine sembrava di conoscersi tutti ed eravamo una grande famiglia. Inoltre non posso sicuramente scordare il percorso, che ci ha fatto rimanere lontano dalle vie comuni e ad ogni scollinamento ci offriva paesaggi diversi. Voler fare questa gara nel Gruppo del Lagorai permette anche questo. Inoltre, un altro ricordo interessante è stato quello dell’uso del GPS, con un percorso da scoprire man mano che si avanzava”.
Quest’anno i dettagli dei percorsi verranno svelati solo all’ultimo, per aumentare il pathos e le abilità di orientamento degli sfidanti: “Reputo questa scelta molto curiosa, perché fino all’ultimo nessuno saprà su cosa misurarsi con precisione. Le cose poco scontate forse sono belle proprio per questo. Nella media delle nostre giornate abbiamo sempre tutto pianificato, ed è bello che nello sport questo non lo sia del tutto”, afferma Oprandi, il quale è abituato a questo tipo di scenari montani: “Gli scenari di montagna fanno parte della mia vita quotidiana, ma la catena del Lagorai è enorme e offre sempre angoli nuovi e molto interessanti. Conosco bene alcune zone ed altre meno. Penso che, come me, molte persone hanno già frequentato questa lunga catena montuosa, ma so che l’organizzazione riuscirà a scovare angoli nuovi anche per i più esperti… come successe nella prima edizione”.
Omar Oprandi affronta poi un discorso generico riguardante il suo legame con la competizione, da affrontare in egual maniera sia che si tratti di una sfida scialpinistica o di mountain bike, considerando tuttavia il Dolomiti Lagorai MTB Challenge come atipico rispetto alle altre gare: “La competizione mi ha subito attratto, proprio perché era diversa da quelle solite di una sola giornata, quindi posso dire di averla “condivisa” fin da subito. Vivere più di un giorno in sella alla mtb e poter frequentare sempre strade e sentieri diversi fa di questa gara già da sé “un’attrazione fatale”, che consiglierei a tutti. La mtb permette di misurarsi prima di tutto con se stessi, e poi con gli altri. E questa sensazione la ricerco d’estate e d’inverno, poi il risultato viene in secondo piano, qualsiasi posizione va bene, non è importante più di tanto essere davanti o meno, quello che conta è cercare di “rendere” al meglio ed essere consapevoli di aver dato tutto… per piacere e per lo sport”.
Per info ed iscrizioni: www.dolomitilagoraichallengemtb.com