L’esperienza tedesca ci insegna che il movimento delle biker cresce di anno in anno, rendendo necessario un modello pensato appositamente per le donne. Anche se nulla vieta di usare un modello unisex, generalmente pensato in base biomeccanica maschile, Centurion ha voluto riservare alle appassionate di mountain bike un modello strutturato per seguire meglio il loro corpo e rendere al massimo le performance di pedalata. È nato così Eve, con il nome della prima donna del Creato e un design molto accattivante, anche grazie alla nuova gamma cromatica.
La novità del 2018 per questo modello è una maggiore fusione tra design attrattivo e praticità, infatti le versioni “Pro” sono dotate del nuovo telaio in alluminio, la cui geometria è ideata tenendo in considerazione le peculiarità della biomeccanica femminile. I modelli “Pro” riportano anche migliorie costruttive, tra cui la serie sterzo conica, il tubo orizzontale morbidamente curvato e un angolo di sterzo più ampio, per aumentare la sicurezza in discesa.
News 2018: telaio più “slopato” e serie sterzo conica
Ecco quindi che il tubo orizzontale è stato accorciato e dotato di un attacco sterzo allungato, per offrire una posizione di guida avanzata, caratterizzata da uno standover ridotto rispetto alle versioni precedenti. Le ruote da 29” caratterizzano il modello Race e Pro, inoltre alcuni modelli sono caratterizzati da finezze costruttive come i passacavi interni e l’utilizzo di perno passante sia per il mozzo anteriore che posteriore. L’escursione della forcella è di 100 mm, ideale per ammortizzare le piccole asperità senza compromettere le performance durante la pedalata. Il modello EQ è equipaggiato con parafanghi, portapacchi e tutti i dettagli utili per il cicloturismo e l’utilizzo urbano sulle lunghe distanze. I freni a disco da 180 mm garantiscono una frenata sicura, in particolare durante le discese offroad!
La Centurion Eve è distribuita in Italia da Panorama Diffusion e ha un costo al pubblico a partire da € 655 (Eve Comp 30 EQ), fino a € 1.610 (Eve 900 Race).
