Alla Fondazione Caritro di Via Garibaldi a Trento si è svolta l’inaugurazione della mostra “Il Monte Bondone – Storie e Memorie dell’Alpe di Trento a 60 anni dall’impresa di Charly Gaul”.
Sono intervenuti il vicepresidente della Fondazione Museo Storico del Trentino Isacco Corradi, Elda Verones, direttrice dell’Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, Luca Caracristi e Alessandro De Bertolini, curatori della mostra e realizzatori del catalogo “Storie e Memorie dell’Alpe di Trento a 60 anni dall’impresa di Charly Gaul”, ed i rappresentanti della Fondazione Caritro. Sono stati mostrati due video inediti, come l’emozionante passaggio di Charly Gaul a Vaneze nella storica tappa del 1956, e le vacanze estive sul Monte Bondone con immagini dagli anni Trenta agli anni Sessanta, il tutto grazie alla disponibilità della Fondazione Museo storico del Trentino, Fondo famiglia Montagni. I presenti hanno potuto godere anche delle immagini degli anni Trenta dei fratelli Pedrotti, grazie al Fondo Fratelli Pedrotti – Coro della SAT.
Entrando nel vivo dell’esibizione, sono stati mostrati alcuni minuti di una pellicola mai vista in formato 16 millimetri che hanno documentato il passaggio a colori di Charly Gaul sul Monte Bondone nella tappa del Giro d’Italia del 1956: uno dei punti forti dell’esposizione inserita in un percorso di collaborazione pluriennale tra la Fondazione Museo storico del Trentino, l’ApT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e l’Asd Charly Gaul Internazionale. La mostra è uscita allo scoperto proprio in concomitanza con il fine settimana in cui si disputeranno l’11esima edizione della granfondo “La Leggendaria Charly Gaul UCI Gran Fondo World Series” di domenica 17 luglio, la seconda edizione della ciclostorica “La Moserissima” di sabato 16 e la cronometro di Cavedine (TN) di domani. La mostra, corredata dal catalogo, è curata per la Fondazione Museo storico del Trentino da Alessandro De Bertolini e Luca Caracristi, e spazia fra diverse tematiche, dai primi insediamenti sul Monte Bondone alla nascita del turismo, dai periodi di guerra allo sviluppo delle vie di comunicazione, dai primi impianti di risalita ai grandi eventi sportivi fino alla tappa del Giro d’Italia del 1956.
Proprio in occasione del sessantesimo della tappa, il catalogo della mostra si è chiuso con un approfondimento sui fatti di quel giorno, con cinque testimonianze inedite «sul filo del ricordo».
In un incontro a tu per tu con alcuni protagonisti dell’epoca e con atleti e giornalisti dei periodi successivi, le testimonianze hanno cercato di ricostruire il clima di allora e il significato di quella giornata nel più ampio scenario del ciclismo epico di un tempo e del ruolo che il Monte Bondone ha avuto nel panorama turistico nazionale e internazionale. La mostra sarà visitabile anche nel mese di agosto a Candriai, sul Monte Bondone, e successivamente a Le Gallerie di Piedicastello, a Trento.